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208 Storia di due vecchi felici


pensare perchè Dio non abbia dato ai giovani le chiome bianche, riservando ai vecchi il colore triste del lutto.

I suoi baffi e il suo pizzo son molto grigi, quasi bianchi come i capelli; ma impiantati bene, come arbusti vigorosi, ben nutriti e ben coltivati.

Della vecchiaia due sole magagne, l’orecchio un po’ duro e le mani un po’ tremule; come chi dicesse due nei in una bella faccia, due macchie nel sole.

Della sordità non si accorge, perchè con lui cortesissimi sempre gli amici hanno la cortesia di alzare un po’ la voce; e al tremito venuto a poco a poco non ci bada, perchè non gli impedisce nè di scrivere, nè di suonare il pianoforte.

Mangia con appetito, e digerisce tutto ciò che mangia; dorme tranquillamente; passeggia, e nelle feste di famiglia, quando non è al pianoforte, fa ancora qualche giro di valzer, scegliendo la signora più bella o la signorina più desiderata.

Nessuno al mondo è senza vizi e anche il mio commendatore ha i suoi: fuma dei Virginia e ne fuma troppi; beve dei