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Storia di due vecchi felici 205


inenarrabili di una lucertola, sdraiata sull’arena calda di una spiaggia, è un mezz’uomo, è un invalido, che io compatisco.

Quando Ipsilonne è stanco di far la lucertola, parla coi suoi coetanei del passato e del presente, avendo sempre qualche nuovo aneddoto di pesca o di marina da narrare. Ha raccontato già cento volte la sua impresa garibaldina, ma vi è sempre chi l’ha dimenticata o per cortesia speciale finge di averla scordata.

Dalla conversazione con i vecchi passa a giuocare con i piccini. I vecchi e i bambini in tutti i tempi si son sempre intesi e hanno sempre goduto della reciproca compagnia. Dandosi la mano, essi chiudono quel circolo in cui si muove e si agita tutta la grande famiglia umana. Essi sono il principio e il fine delle cose; e come col riunire i due opposti elettrodi scocca la scintilla elettrica, così il vecchio, dando la mano al bambino, ristabilisce l’equilibrio delle opposte forze, e ciò che fu feconda e ciò che sarà. Il bambino che bacia il vecchio forma uno dei quadri più umani, più divinamente umani che ci