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Fra i molti amici, che la fortuna mi ha dati, ne conto due, che visito spesso e con crescente amore, perchè la loro conversazione mi rallegra e mi insegna; ed io li considero come due miei grandi maestri nell’arte difficilissima della vita.

Vivono in due altitudini molto diverse della gerarchia sociale, ma quanto a felicità sono alla stessa latitudine.

Se avessi la loro fotografia, ve la presenterei come ornamento del mio modesto libriccino e come delizia ai vostri occhi Nei loro lineamenti riposati, sereni, tranquilli nel loro sorriso divenuto temperamento, voi vedreste il ritratto di due uomini felici. Eppure il ricco ha ottantadue anni, il povero ne ha ottantotto. Non so quanti altri anni potranno aggiungere a quelli che hanno oggi; di questo soltanto sono sicurissimo: che cioè la loro felicità durerà quanto la loro vita.