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186 La paura della morte

E a me sembra che questa viltà (chiamiamola col suo nome) non si possa vincere che in tre diverse maniere e cioè:

Con la fede,

Col non pensarci mai,

Con la lotta corpo a corpo.

Ognuno, secondo il proprio temperamento e le proprie forze può scegliere l’una o l’altra di queste vie.

Chi ha una fede sicura, incrollabile in un’altra vita, non ha bisogno dei miei consigli. Egli crede che la morte non sia che il passaggio ad un mondo migliore, in cui si godranno i frutti delle opere buone fatte in questa valle di lagrime, ed egli guarda questo passaggio non solo senza sgomento, ma con gioia.

Felice lui! Dopo aver goduto in terra è sicuro di godersi in eterno le beatitudini del paradiso; di rivedere i suoi cari, che lo hanno preceduto nell’estremo viaggio.

Ma quanti sono questi fortunatissimo mortali?

È difficile dirlo, perchè non fu fatta ancora la statistica dei credenti, dei dub-