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viii Dedica

più ardue e più pericolose missioni, che mai siano state affidate ad un diplomatico.

I più insidiosi intrighi politici, le più rabbiose cupidigie degli interessati, le minaccie e le lusinghe vi movevano guerra incessante, scuotendovi, seducendovi, confondendovi Catone solo contro mille; ma Catone.

E quando la vostra coscienza si trovò faccia a faccia contro tutta quella gazzarra di intrighi, di lenocinii e di violenze morali; rifiutaste il mandato, volendo rimanere prima che rappresentante di un imperatore potente, difensore impeccabile del vero e del giusto.

Lasciatemelo dire: un uomo che per più di mezzo secolo è stato avvocato e diplomatico, eppure rimane Catone, è più che un uomo; un monumento.

In quell’occasione voi non foste soltanto un eroe della giustizia, ma dettaste norme, che serviranno di guida maestra a tutti i futuri arbitrati internazionali.

L’ultima tappa della vostra lunga e faticosa carriera fu quella di Roma, dove ministro del Brasile, avete fatto amare