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124 | Le grandi virtù e le grandi gioie |
Garibaldi fulminato da una sventura crudele e umiliante pel suo cuore, guarisce con la spedizione dei Mille.
Senz’essere nè Goethe nè Garibaldi tutti i vecchi trasformano i loro dolori, i loro disinganni in pazienza; in una pazienza non vile, ma saggia, in una rassegnazione che non è soltanto cristiana, ma umana; in una forza d’inerzia che resiste al male e lo vince. Ad impossibilia nemo tenetur: egli ripete a se stesso e più volte questo assioma, che diventa guida fedele nel cammino della vita, così pieno di spine, di ostacoli e di inciampi.
Molti anni or sono alle mie lezioni pubbliche di antropologia non mancava mai una vecchia signora, che mi ascoltava con viva attenzione e a cui io guardava più volentieri che a cento altri uditori perchè aveva nel volto un eterno sorriso, fatto di bontà e di contentezza.
E speravo sempre che mi si offrisse un’occasione per conoscerla da vicino e scoprire il segreto di quella felicità, che irradiava intorno a sè la simpatia e l’ammirazione.