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110 L'avarizia nel vecchio


sadismo dell’avarizia spinto al colmo della patologia più vile e più ributtante.

Ma all’infuori di questa avarizia, che appartiene alla patologia, ve n’ha un’altra fisiologica, che è una delle tante armi, con cui il vecchio deve difendersi.

È un’economia un po’ esagerata del denaro e che va insieme a tutte le altre economie, che egli è costretto a fare. È una riduzione del bilancio passivo, è una forma di prudenza e di previdenza.

Il giovane può essere prodigo, l’adulto può esser largo; il vecchio deve essere economo e dall’economia all’avarizia non v’ha che un passo.

Il giovane può osare, può rifare la propria fortuna, può godere dell’altalena vertiginosa, che volta a volta lo innalza nelle beate sfere della ricchezza per piombarlo subito dopo nella miseria. Il giovane non cammina, ma salta e il bastone è per lui un gingillo di moda, ma non mai una terza gamba, come è per il vecchio.