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La patologica e la fisiologica 109

Ma l’avaro raramente può essere uomo sciolto da ogni vincolo di famiglia, da ogni dovere sociale. Egli può aver una moglie, dei figli, dei vecchi genitori; e allora al suo altare non bastano più i suoi tributi personali; ma sacrifica anche i più santi affetti, i doveri più sacri. Non contento di patire egli stesso, fa patire anche gli altri. Non vi ha voce di dolore o lamento che lo commuova. Quella stessa fantasia ingegnosa, che gli aveva fatto trovare i carboncini nella cenere dei suoi fornelli, gli viene in aiuto per trovare che anche i suoi figli possono privarsi di ciò che a lui non è necessario, e di transazione di coscienza in sofismi scivola poco a poco nella più crudele, nella più feroce violazione dei doveri di padre, di marito, di fratello, di uomo sociale.

È il ladro, che dalle volgari arti del furto, passa alle glorie più alte dell’assassinio. È il passaggio brusco e violento dal carcere correzionale alla galera e alla forca. È la passione suicida e omicida, che non conosce più frontiere al possibile, nè ardimenti alla violenza. È il