Pagina:Mantegazza - Elogio della vecchiaia.djvu/131


La patologica e la fisiologica 107


perchè non muore che con l’ultimo respiro; perchè non conosce disinganni, perchè non ha bisogno di alcuno.

Immaginate voi la gioia morbosa, intensa di quel marchese che avendo scoperto che nei fornelli della propria cucina, insieme alla cenere, ardevano molti carboncini che andavan perduti diede l’ordine perchè la cenere fosse stacciata, e i carboncini fossero messi a parte per servire a cuocere il caffè del mattino?

Immaginate voi l’allegrezza di quell’altro, che raccogliendo la ceralacca delle lettere raccomandate, dopo pochi mesi poteva darla al cartolaio per averne un paio di cannuccie di ceralacca?

Pensate voi alla compiacenza di quell’illustre fisiologo, che ad un pranzo dato in suo onore, allo stappare dello champagne, andava sotto la tavola per raccogliere i tappi, che gli potevan servire per le sue esperienze; risparmiando qualche soldo per comprarne di nuovi?

E faccio punto, perchè se volessi numerare tutte le fantasiose invenzioni degli avari per risparmiare una lira, un