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La patologica e la fisiologica 105


tirici e dei moralisti. La seconda è una mezza virtù, è un pèchè mignon.

L’avaro patologico è un uomo che adora l’idolo e non il Dio, e che è innamorato del denaro, come rappresentante della massima forza e del piacere; lo ama, lo difende; lo palpa, lo accarezza e se ne fa adoratore assiduo e ardente.

Per lui il denaro non è più lo strumento dello scambio e del commercio, non è più il rappresentante di tutte le delizie della vita; ma è un Dio esistente di per sè e che è bello, perchè potente e grande, perchè tutto abbraccia e sottomette. E così come il poligamo libertino ad ogni unità femminea, che aggiunge al proprio harem, gode una nuova gioia, anche quando questa è potenziale soltanto e non attuale; così l’avaro accresce le sue compiacenze, quanto più arrotonda i suoi capitali e ingrandisce le sue casse.

E siccome ogni spesa assottiglia il suo tesoro, così tormenta se stesso e la propria fantasia per ridurre al minimo l’uscita; privandosi d’ogni festa, d’ogni lar-