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La gola | 87 |
e particolare, che sgorga dalla coscienza istintiva; perchè mangiando noi ripariamo alle nostre perdite e prolunghiamo la nostra esistenza.
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Il nostro vecchio non si vergogna di esser goloso. Quando l’arte asseconda la natura e ci procura piaceri innocenti, deve anzi renderci fieri di esser uomini, e di avere col nostro intelletto allargato tutte le frontiere del sensibile e del soprasensibile.
Egli ha letto e riletto le pagine dedicate dal Brillat-Savarin al fagiano e vuole regalarle ai lettori italiani (e sono molti) che non le conoscono e non le hanno degnamente apprezzate e assaporate:
“Le faisan est une ènigme dont le mot n’est rèvèlè qu’aux adeptes; eux seuls peuvent le savourer dans toute sa bontè.
Chaque substance a son apogèe d’esculence: quelques unes y sont dèja parvenues avant leur entier dèveloppement, comme les câpres, les asperges,