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86 I due pèchès mignons della vecchiaia

Di certo, il vecchio fortunato che può mangiar bene e senza rimorsi, se pranza solo, tiene aperto il libro immortale del Brillat-Savarin1 dove si legge:

Il gusto, così come la natura ce l’ha dato, è ancora quello dei nostri sensi, che ben considerato, ci procura più godimenti degli altri:

1.° Perchè il piacere di mangiare è il solo, che goduto con moderazione, non sia seguito dalla stanchezza.

2.° Perchè è di tutti i tempi, di tutte le età e di tutte le condizioni.

3.° Perchè si gode necessariamente almeno una volta al giorno e può ripetersi, senza inconvenienti, due o tre volte al giorno.

4.° Perchè può associarsi a tutti gli altri e può anche consolarci della loro assenza.

5.° Perchè le impressioni che ci dà sono in una volta sola più durevoli e più ubbidienti alla nostra volontà.

6.° Finalmente, perchè mangiando noi proviamo un certo benessere indefinibile

  1. Physiologie du gout.