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vorante — va compatita negli uomini, pensate nelle donne, che son curiose di lor natura.

— E qui, amico — soggiunse la donna — che siam soli, non disturbati d’alcuno, c’è più sugo ad ascoltare: no?

— Veramente, Giuseppe, non si può dare occasione migliore per contentare vostra moglie.

— Via, marito mio dolce, conta quel che hai in pronto. Amico, mettetelo voi in uzzolo.

— Giacchè volete così, state attenti, chè vi ripeto il racconto di Cala Farina: e benchè sia un po’ lunghetto, e un po’ tardi, non me ne importa: lo fo per lasciarvi un prezioso ricordo prima di morire.

Il lavorante, che aspettava la palla al balzo, si diè ad approvare.

— Bello quel racconto; c’è che sentire! Or è l’anno l’udii cominciare, ma dovei allontanarmi per un affaretto, e non arrivai che alla fine.

— Ci siete stato mai a Cala Farina?

— Non ho avuto occasione; per altro ignoro il luogo.

— Come siete a Marzamemi, s’ei s’abbatte d’andarvi, pigliate lingua, ed alcuno ve ne potrà dare ricapito.