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CAPITOLO IV.


Cecilia.


Donna Marina Crusnelli di Malombra alla signora Giulia De Bella.

«.... 26 agosto 1864.

«Graziosissima toilette! Ma come t’è venuta la povera idea dei myosotis? Non ti scordar di me, a destra; non ti scordar di me, a sinistra; non vi scordate di me, signori e signore. Forse uno è caduto sulle spalline di quel caro D... — un altro ha preso fuoco nei favoriti rossi del conte B... — un terzo l’ha raccolto da terra il bambino lungo della padrona di casa e lo custodisce nella grammatica latina. Buon Dio, se non ne fosse rimasto alcuno per tuo marito! Quando lo darò io un ballo campestre, vedrai come sarò.

«Mandami una boccettina d’egnatia; ho i nervi scordati come un pianoforte di collegio. È mezzanotte e non possiamo dormire nè io nè il lago che se ne lagna qui sotto. Vi è Saetta qui grogne nelle sue catene e vorrebbe farsi sciogliere, partire con me. Bell’idea! Vi verrebbero i brividi a te e ai prodi che pasci a quest’ora di cigarettes e di thè, se mi poteste vedere vagar sola per le onde, in lancia, come una selvaggia. Ma