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cuore è molto più simile ad Annibale e a Scipione Africano di un gorilla, ma non è loro eguale; e tutti i retori dell’89 e gli ambiziosi leccapopolo di poi non lo faranno diventare tale. Scacco al re.

— Non si può. Ma, scusi, ci son pure negli uomini i grandi caratteri fondamentali comuni che tutti conoscono e tante altre uniformità più nascoste. Io credo che gli uomini si rassomiglino moralmente assai più di quel che pare. E queste uniformità non devono essere riconosciute dalle leggi, non giustificano il principio di eguaglianza e le sue applicazioni ragionevoli? C’erano democrazie anche prima del Cristianesimo, sì; tutti i principii del Cristianesimo c’erano, si può dire, anche prima; ma esso ha loro fornito, volere o non volere, una base, uno stimolo e un ideale. Guardi l’immensa importanza attribuita a qualunque anima; guardi il precetto dell’amore tra gli uomini; nulla uguaglia più potentemente dell’amore!

— Scusatemi, vi è ancor molto fumo di gioventù in questo che dite. Lasciamo stare che la democrazia moderna è fatta di cupidigia e di superbia, non di amore: io vi dico che l’amore tende a mantenere la ineguaglianza! io vi dico che più un servo ama il suo padrone, più un soldato ama il suo generale, più una donna ama un uomo, più un debole ama un forte, più un piccolo ama un grande, più queste disuguaglianze sono rispettate. È la cupidigia, è la superbia che tende a distruggerle.

— Ma Lei suppone l’amore da una parte sola — esclamò Silla — dalla parte dell’inferiore. Lo supponga un po’ anche dall’altra.

— Sicuramente lo suppongo. Volete voi dirmi che Dio per amore si è fatto uomo? Io non entro in questo campo. Io dico che chi ama, se è intelligente, non si spoglia, non può nè deve spogliarsi della funzione sociale che gli spetta. Io dico che la vostra religione, se aiuta