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la differenza delle linee xE, EF sarà costante, cioè =yA=yV-VF.

Proposizione VIII

Si espone il modo, con cui puossi descrivere l'elisse. Presa una cordicella, si fermino le sue estreme parti nei punti F, f, i quali saranno i fuochi dell'elisse (fig. 5): indi movasi in giro lo stile E, che tiene disteso il funicolo egualmente in ogni luogo, fino che egli ritorna a quel punto, donde prima partìssi. Lo stile descriverà una curva, la quale, perchè le rette EF, Ef insieme prese sono sempre eguali a una costante, è troppo chiaro, essere un elisse.

Proposizione IX

Formare uno stromento atto a descrivere la parabola. Fermata la regola AD sopra un piano, e la norma KHG in guisa però, che il lato della norma HK possa scorrere liberamente sopra la regola AD, prendasi una cordicella FEG, di cui un'estremo leghisi in G, l'altro in F: la lunghezza della corda sia eguale alla retta GH (fig. 6). Di poi facciasi, che sopra la regola si mova la norma, e con lo stile E, che sopra il lato GH tien disteso il funicolo, descrivasi la curva VEZ, la quale da ciò è chiaro, essere una parabola, perchè GE, EF, sempre aguagliano la costante GH. In tal modo descriveràsi la metà della parabola, ma se si volti la norma, e dall'altra parte si ponga del punto F, averàsi l'altra parte della curva.