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Sotto questo titolo: Ricordi delle Alpi, ristampo, quasi rifatte, varie pagine d’un mio lavoro: La Solitudine; le ristampo per desiderio del meglio, per onesto ossequio a critica onesta. Sono pagine, direi, sospirate nella stanchezza e nell’obblio; e tu accoglile come prova di amicizia costante, ed augurio di giorni migliori.

Dei pochi amici, nessuno, come noi, ha forse tanta comunanza d’avversa fortuna. Che per ciò? È bello l’orgoglio nei casi ingrati della vita, nelle molte viltà, magnanimo il disprezzo. A te, colla stima dei buoni, le gioie della famiglia; a me, tavola in balìa delle onde, la fede e l’infinito.

B. E. Maineri.