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in cammino. 77


Sondrio! si può dire quattro passi, al di là della Sassella, con una strada ch’è peccato non percorrere a piedi.

Sul ponte dell’Adda abbiamo dato un’occhiata all’intorno. Magnifico cotesto bacino dinanzi: laggiù è Morbegno, paese de’ più notevoli di Valtellina; a destra Castione, favorevolmente sito a mezzodl; a sinistra il paesucolo di Fusine, quasi coperto dalla montagna, squallido e, in ispecie d’inverno, mesto come un De profundis.

Vedi mo che variegata pompa di campi, a prato, a côlto, a vigna! Che delizia osservare spessi e grossi grappoli pendere da’ pergolati, dove in mille foggie avvinghiandosi i tralci spiegano ricchi pampini e moltiformi viticci: strano! la via pare ammainata di festoni. Osserviamo ancora.

Qua e là son belle, superbe pesche, cotogne e spiccagnole, dalla buccia tomentosa fra ’l giallo e ’l rosso, elle paiono attendere qualche mano gentile, che se le spicchi. I fichi già mostrano il lor nericcio colore, o verde giallo maturo, taluni screpolati nella grossa e morvida buccia; nè il pruno, il mandorlo, l’albicocco e altri alberi fruttiferi mancano di rammentarti la spontaneità del terreno e i modi della coltivazione accurata. Anche il noce, il tradizionale e sinistro noce, stende