Pagina:Maineri - Ricordi delle Alpi.djvu/73


cosa bella e mortal passa e non dura. 69


le menzogne, gli odi, le vanità, le miserie, spazia i cicli turchini del firmamento; sente vie più le scosse sotterranee e profonde del fato, nello stesso modo che le vette delle montagne sentono i cupi rumori del terremoto.» Felici coloro che si possono levare ad altezze sì privilegiate!

«L’amore partecipa dello stesso spirito, è della medesima natura; com’esso è scintilla divina, incorruttibile, indivisibile, imperitura. Atomo di fuoco in noi, immortale, infinito. Lo si sente bruciare nell’intimo midollo delle ossa, e se ne scorgono i raggi nel punto più lontano del cielo1

È quest’amore che Dio fa brillare a volta a volta nel nostro cuore, perchè l’uomo almen si ricordi, ch’e’ non è solo di fango.

— L’amor di Maria!

XIV.

Due fanciulle.

Mentre mi perdevo in queste fantasticaggini, una voce argentina si fece sentire al di su della via: m’arrestai di colta; ed ecco i versi che potei trarre da quell’armonia rusticana:

  1. V. Hugo, Miserabili.