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52 ricordi delle alpi.

               Che in grembo raccoglieva il santo seme
               Dei figliuoli di Dio, vasta progenie
               D’ottimi nati, che cammin non fece
               Nel consiglio degli empi: a lor fu vaga
               Giocondissima stanza il giovin mondo,
               E incominciossi un vero secol d’oro1...

IX.

Il Mare

«Pera colui, che primo al mar commise
Legno, e raccolse in fragil vela i venti.
Non padre a lui, nè bella madre rise
Allor che gli occhi aperse in fra i viventi.
Sotto l’alte onde, ch’ei primier divise.
Giaccia il rio nome, nè di dolci accenti
Musa risvegli mai l’empia memoria,
Nè nota il segni di verace storia.»

Camoens, I Lusiadi, C. IV.


Da oriente, festosa come ala di cigno remigante, la prima vela conturbò la faccia del mare, entro i cui gorghi fu udito un cupo lamento: la sete delle scoperte, o la curiosità più innocente si convertiva in sete di lucri e d’ambizione; onde all’apparire di questi conati seguia la morte con lo sterminato esercito de’ suoi mali.

  1. Terenzio Mamiani: I Patriarchi.