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mentre brogio tace. 33

IV.

Mentre Brogio tace.

In questa, eravamo vicini al torrente Antognasco. — Ivi il sito piglia un aspetto più gentilmente pittoresco, perchè la valle si apre ad una tal quale mitezza. Di sotto la via, a sinistra, si stende con molle pendenza un tratto di terreno a prato; di colto ce n’ha alcuni quadretti, che paiono lì incastonati a posta per gentile svarianza di vegetazione. Sul fianco della prateria, sotto la strada, una modesta gora d’acqua chiara, dolce e fresca si avvia frettolosa fra due sponde fiorite e rugiadose a gittarsi sopra la piccola ruota d’un molino; il quale è un tugurio capace appena di contenere la tramoggia, le macine e la cassa per la farina, lasciandovi un piccolo spazio per aggirarvisi al povero mugnajo, che carica sul suo asinello le due sacca del grano macinato. Accenno alla particolarità di così fatti molini, ond’è provvista Val Malenco, perchè a prima vista pare incredibile si possa aggirare in sì ristretti limiti tutto l’ordigno di tale industria: bisogna entrare in questi tuguri a capo chino, vedere come sono collocati i palmenti sul terreno, e più strabiliare pel luogo ov’è posta la ruota a pale.