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24 | ricordi delle alpi. |
— Buon dì, mi disse, signore!
— Buon dì, bravo uomo; — e tosto ad alzarmi e a seguitarlo.
— La sente, proseguì, la buon’aria, che spira nella valle!
— Eccellente a metter l'appetito anco negli stomachi più dormigliosi.
— Loro signori ne hanno bisogno,.... ma noi....
— Per fortuna non ne ho di questi bisogni; ma voi avete ragione di tenervi caro la salute, e massime a’ vostri anni. Amico, quante pasque contate oggi?
— Settantacinque, sor mio; e n’ho già passate di grosse!
— Ognuno ha le sue croci, statene certo.
— Ma le più brutte toccano ai poveri; i ricchi son sempre al sicuro.
— Non sempre, buon uomo, non sempre!
— Sarà; ma intanto chi soffre sono i calzoni di traliccio.
— Ci vuol pace, e vi ripeto ch’ognuno ha le sue.
— Come la mia, però, nessuno la porta grossa la croce, ripetè commosso il buon vecchio: e davvero è pesante!
— E che vi è mai toccato di sì cruccioso, gli dissi amorevolmente stringendomegli più presso, che non ve ne possiate dimenticare?