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a chi legge | 15 |
«La solitudine: ecco il mio bene! —
«Il mar, le selve, le campagne e i monti,»
lo errare continuo come lo Ebreo della leggenda
mi hanno sparso nell’anima un po’ di
calma, un’illusione arcana, simile all’ultimo
raggio del sole, che muore sulla lontana
scrinatura dell’inaccessibil’alpe. — Di qui
l’ira è sparita, e il labbro ha imparato a santificar
la preghiera. È così dolce l’obblio!
quasi come il morire....
. . .
«. . . . Tra i pruni irti e convolti
Tra d’elci e faggi incrocicchiate sterpi,
Per letti di torrenti e per ciglioni
Di ripid’ erte anelando spingeva
Sue gracil’ orme, ove salire appena
Osò del capriol l’aereo piede.
«T. Mamiani.»