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150 ricordi delle alpi.


XVI.

L’Italia è una.

Quando sotto d’un ciel puro, stellato,
Penso ai portenti che l’Eterno aduna,

Odo dagli astri un carme immaculato:

L’Italia è una.


Se poso al margo del turchino mare,
Cui si specchia dal ciel placida luna.

Parmi soave voce d’ascoltare:

L’Italia è una.


Se mormora tra’fiori un zeffiretto,
Quando del maggio il dì lieto s’imbruna,

T’ascolto gorgheggiar, bell’uccelletto:

L’Italia è una.


Se spunta il sole, e l’infuocato raggio
Scende per indorar l’ampia laguna;

Sull’onda parmi udir: «Cessi’l servaggio,

L’Italia è una.»


Se poi contemplo l’immortale scoglio,
Dove delle virtù non manca alcuna,

Un grido parmi udire: «Al Campidoglio!

L’Italia è una.»