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120 ricordi delle alpi.

cognizioni dell’intelletto non potranno sostituirsi mai al vuoto, che le desta in cuore la privazione del suo più bello attributo. La gioventù e la bellezza, fugaci, non le toglieranno l’amaro della noia, onde sarà tribolata nelle ore della sua tarda solitudine.

La bellezza della donna bionda è splendida, quella della bruna fervida: la prima trae alla spiritualità, la seconda alla sensualità; — ma questi criteri devono accogliersi con prudenza, chè nulla è più facile a ingannarci delle esteriori forme femminili.

L’educazione e la coltura compiono tutto quanto v’ha di più caro e geniale nella donna; ma le letterate di professione diventano più tediose del fumo negli occhi: le filosofesse, ridicolissima caricatura.

Una cosa sola riesce inesplicabile nella donna, l’ateismo.

La prima fede dev’essere in noi stessi.