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finalmente approfittano di questa corrente superficiale della opinione letteraria per dispensarsi dallo studiare quelle fonti e quei precetti da cui sgorgano perennemente i progressi e le stesse riforme dell’arte. La via sicura di promuovere il progresso è lo studio di quello che c’è per migliorarlo ed accrescerlo : bisogna ravvisare l’eccellenza delle, cose fatte in passato per tirarne le conseguenze e sceverarle mano mano di ciò che non ha più rispondenza collo stato attuale della società, delle opinioni e del gusto; perchè il bello e il buono si elevano per una specie di attrazione nelle vene del grande albero del sapere e dell’operare, come i sughi nutritivi dei vegetali che crescono e fruttificano per l’aria, per la luce, per l’inaffiamento esteriore e sia pure per gl’innesti, a patto però di non staccarsi mai dalla viva radice che li tiene congiunti alla indefettibile nutrice, che è la madre terra. D’altra parte, l’imitazione che è l’atto della scuola, quando mai è possibile, se gli esemplari non sono compiuti e dirò anche giudicati universalmente? Il gusto individuale quasi divinatore non è guida sicura all’età vostra, la quale ha bisogno di una autorità da seguire. Ottimamente procedono i vostri maestri, quando vi trattengono sui classici modelli per farveli ammirare, poi quando vi mostrano che nei loro seguaci d’una età essenzialmente imitatrice non restò di quella eccellenza che una parte; e vi conducono mano mano all’età del rinascimento in cui apparvero le nuove creazioni ammantate di quello splendore, che unico era conservabile. Ma non sarebbero egualmente lodati, se vi nutrissero di un genere appena nato più fosforescente che luminoso, più vaporoso che solido, dal quale non è ancora stabilito quello che si debba ri-