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CONSIGLI ED AUGURI AL LETTORE
È il quinto anno, o giovani amici, che mi presento a voi: — dunque ci conosciamo e, lo dico pur francamente, ci amiamo.
E perchè no?
Le nostre idee sono conformi, concordi i voti, non dissimil la meta. Perchè dissentiremo noi? Tutti intendiamo a esser felici, vero? Ma ch’è dessa, o carissimi, la felicità? Non altro, credetemi, che il compimento del proprio dovere; chè solo da esso derivano la dolce quiete dell'animo e la calma soave dell’intimo senso. — Forse che la fortuna, le ricchezze, gli onori fanno l’uomo pago e contento? Non lo credete; non c'è che la pratica della virtù che sia capace di tanto: ma siccome tal pratica può rinvenirsi in ogni stato della vita, chiunque senta quanto dee a sè, alla