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DIALOGO PRIMO.


El sior Carlim, e 1 Zuam, che s’incontrem per strada, e faueland, uam ognidum intela soua campagna.


Zuam. Lustrissimo bon dì.

S.r Carlim. Oh! adio Zuam. Dola uasto?

Zu. Uach in braida.

S.r Car. A ze fa?

Zu. Uach a plantà dei aulìu. E lui lustrissimo dola el ua?

S.r Car. Mi uach im mandria, a trauasà el uim, e dopo uach a piantà dei aulìu,

Il sig. Carletto, e Giovanni che s’incontrano per istrada; e discorrendo, ciascheduno va nella propria possessione.


Giovanni. Illustrissimo signore buon giorno.

Sig.r Carletto. Oh! Addio Giovanni. Dove vai?

Gio. Vado nel mio picciolo podere.

S.r Car. A far che?

Gio. Vado a piantare degli olivi. E lei dove va illustrissimo signore?

S.r Car. Io vado nella mia possessione grande a travasare del vino, e poi a piantare

  1. Tutti li z si pronunziano aspri, come fossero doppj, eccetto quelli che sono segnati corsivi Z z, che vanno pronunziati dolci.