chi tiene passassero i Gladiatori a Roma da’ Greci. Singolare è il fatto eia Diillo mentovato, nè in Grecia allignò tal uso, e mollo meno in maniera di spettacolo vi prese piede. Sappiamo che fra tanti generi di certami praticati ne’ giuochi Olimpici, gladiatorie pugne non furon mai. Leggesi in Vitruvio (l. 5, c. i ), che nell’Italia si faceano le piazze delle città in differente maniera da’ Greci, per l’uso ch’era qui tramandato da Maggiori, di fare in esse così fatti spettacoli. Non si videro però alcuna volta in Grecia, se non per esservi passati da Roma. Un luogo sovvienmi di Luciano (in Tox.), che ha fatto credere a più d’uno, Gladiatori e Fiere essersi costumate ad Atene in Teatro fin ne’ tempi antichi; ma quel racconto di Tossari è favoloso e finto, come ognun può conoscere. Sappiamo da Tito Livio, che il primo a far vedere in Grecia Gladiatori fu Perseo ultimo Re di Macedonia, il quale gli fece venir di Roma, con terror più tosto che con piacere del popolo non accozzo a tale spettacolo (lib. 41: cum terrore hominum insuetorum ad tale spectaculum ). Ne continuò l’uso quel Re, ma non per questo dopo lui, nè in altra parte della Grecia fissaronsi; il che se fosse avvenuto, frequenti ne sarebbero le menzioni negli Scrittori, e si vedrebbero ne’ monumenti Greci sì fatte immagini. Gli ricevè procedendo i tempi la città di Corinto; ma perchè? perchè quella città distrutta già interamente da Lucio Mummio, fu ripopolata da Cesare con Colonie di Romani. come si ha in Dione (l. 43); talchè