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notizie generali 59

La negoziazione facea corpo, e nel principio del 1200 possedea certo luogo presso la Madia, e tenea guardie e Presidio nella torre di Rovigo, come si ha dall’antico Statuto ultimamente stampato (cap. 24, 113, 278). La Fiera franca, che si facea a S. Zeno, contribuiva grandemente al fiorir del commerzio. Dopo la peste del 1630, per ripopolare e far rifiorir la città, furono instituite subito quattro Fiere all’anno di cambio: ora se ne fanno due di merci con meza esenzione, a Maggio e a Novembre. Assai gioverebbe il metter pace tra le diverse condizion di mercanti, affinchè non cercassero di danneggiarsi quelli che spediscono all’ingrosso, e che vendono a ritaglio, quelli che trafficano su i prodotti del paese, e che su le merci straniere, ma si unissero tutti con onestà nel benefizio comune. Grande e importante capo di negozio è anche il legname, formandosi in questa città i fontici, che lo ricevono dalle parti di Trento, ed a molte città lo trasmettono: particolare è la facilità ed il modo che si tien qui per segarlo a forza d’acqua. Ci si raguna ancora, e ci si lavora quantità di rame, che poi si dispensa.

Inspezion principale pel ben essere d’una città dovendosi considerar quella di procurar per quanto è possibile che di nulla manchi, e men che può sia costretta a mandar fuori del suo denaro, molto caso dovrebbe qui farsi della penuria, che per la povertà va crescendo, di legno, e dell’incredibil somma che passa però ogn’anno su quel di Trento. Mirabile è tal penuria in città che ha 80 miglia di territorio,