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52 capo primo

sparmio di spesa; e già il benefizio del Principe è sempre grandissimo per li dazj delle pecore, del sale, del purgo, del follo e della spedizione; lasciando l’aumento del popolo, ch’è il punto più importante.

Converrebbe ancora usare attenzion grande e singolar cura, perchè i panni riuscissero di tutta perfezione. Le lane di Spagna che si adoprano in Inghilterra, rendono i loro panni finissimi. Di esse qualche provisione fa anche l’Italia, che non s’accorge d’averne assai più vicina altra non inferior miniera in Barberia1. In Verona non solamente il poco panno che con quelle, ma il molto che con le nostrane più scelte si fabrica, di morbidezza poco o nulla cede, e solamente in una qualità suol rimaner inferiore, ma che troppo importa; cioè nella forza, nella consistenza, nell’incartatura. Mancherebbero in ciò anche i panni Inglesi, se di lana Spagnuola puramente si costruissero; ma in essi tiene ugual luogo la lana del paese, che per esser rigida e dura gli rende forti benchè sottili, e però non si lascia uscir mai dal regno a qualunque patto. Qui bisogna intendere che tal qualità proviene alle lane Inglesi dal non tenere i bestiami nelle stalle l’inverno, ma lasciargli sempre all’aprico, il che si permette da quel clima: poichè dunque il caldo et umido delle stalle rende la lana molle, flaccida e di poca forza, bisognerebbe proveder qui che almeno vi si tenessero il meno

  1. Quella di Barberia e ottima per materassi e altri usi, ma per panni non serve. Infatti la prenderebbero i Franzesi.....