Pagina:Maffei - Verona illustrata IV, 1826.djvu/29


notizie generali 23



Pesce.


Or niente men che di vino ricca è Verona sopra ogni altra città non maritima d’ottimo pesce, e di varj generi. Il suo lago primieramente lo somministra eccellente e in gran copia: le trote vi si trovano fin di trenta e più libre: avanzate però dal carpione in delicatezza, che diede luogo alla vecchia favola di pascersi esso di oro: unicamente in questo lago si trova: può vedersi mirabilmente delineato nell’Istoria de’ pesci del Salviano. Le sardene, come da noi si dicono, son d’un sapore molto diverso da quelle d’altr’acque, e son più grandi; ma delicatissime quando non sono cresciute ancora, e si dicono scarabine. Lasciando dell’altre spezie, ottime sono altresì le grosse anguille. Buone trote e temali e piccoli storioncelli ed altri pesci si hanno dall’Adige non meno, e dalle fontane purissime di Montorio, che danno anche lamprede, e da’ piccoli fiumi delle Basse; lasciando che per la maggior parte dell’anno si ha pur quel di mare. A dispetto di tanta dovizia molto caro è il vivere in questa città, massimamente nelle cose alquanto più delicate. Colpa n’è in primo luogo l’avida ricerca; colpa ne sono ancora alcuni abusi, quali potranno facilmente levarsi quando si trovi chi del comun bene s’invaghisca, e per esso voglia adoprarsi. Gioverebbe spezialmente il levare, compensando forse con altra equivalenza, le introdotte distinzioni nel prezzo non praticate in altre città dello Stato, e dalle quali contra l’intenzione