quella di tali luoghi. Ne’ molti punti di bella vista è questo di singolare, che varian sempre del tutto, e si trovano in parti fra se opposte. Le case parimente che son sul fiume, per tutto il tratto interiore dal ponte delle Navi a quel della Pietra, e molte ancora su quella riva, cui resta aperta la campagna ed i monti, godono vaghissimi prospetti, e così alcune strade: ma troppo più, e troppo più belle sarebbero in queste le lontananze, se si avesse avuto a ciò qualche riguardo, così nella dirittura delle vie, come non permettendo d’impedirle e d’attraversarle con giunte ad arbitrio di ognuno a i casamenti fatte, e con terreno da pochi anni in qua villanamente ammontato in più luoghi. Abbonda la città di siti aperti, e in alcune parti di spaziose strade. Quella del Corso, per cui si fanno correre i Barbari, dalla porta del Palio alla Chiesa di Sant’Anastagia tira per diritto non meno di 1066 passi. Potrebbero alcune abbellirsi molto con levar poco, e con alcuna cura dell’uguaglianza nel fabricare. Gioverebbe grandemente ancora a render la città più comoda e più godibile il cercare miglior maestri in occasion di lastricare o di selciare, ed ammattonar le strade ne’ laterali; ma molto più il non lasciare in balia d’ognuno il guastarle affatto, e il renderle impraticabili col gettar terra da per tutto a piacere. Gran comodo e gran delizia recano, e assai maggiore arrecar potrebbono le fontane. La saviezza de’ nostri maggiori valendosi dell’opportunità d’un’abbondante e salubre fonte che scaturisce a un miglio dalla città, con-