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104 | capo terzo |
Varj pezzi d’antiche pietre furon usate in questa fabrica, e di porfido e di granito. Sotta l’altare nella Capella della Madonna è un’arca sepolcrale con iscrizion Romana, fattone poscia uso per un de’ nostri Vescovi, cioè per l’ossa di S. Teodoro. Fra le memorie che in questo Tempio si conservano, veggasi prima l’insigne e lunga Iscrizione, scolpita nell’846, di Pacifico nostro Arcidiacono, publicata da noi nelle premesse alle Complessioni di Cassiodorio. Veggansi poi quelle de’ Vescovi, Notkerio del 928, e Bonincontro sepolto in terra presso la porta grande nel 1298.
In questa Chiesa fu tenuto un Concilio nel 1185, con intervento del sommo Pontefice Lucio ILI e dell’Imperador Federigo I. Morì poi il Papa, e fu sepolto in area di pietra a canto l’altar maggiore; ma riuscendo questa d’impedimento,’ quando a tempo del Vescovo Giberti si fabricò in più nobil forma il Coro e la Tribuna, fu levata, e in vece di collocarla altrove cospicuamente, fu cacciata sotto terra dinanzi all’altare, figurate sopra del pavimento le chiavi Pontificie, con l’iscrizione che fedelmente fu stampata nelle Antichità Veronesi del Panvinio (p. 184)- Ma quella ch’era su l’arca, e che variamente è stata publicata, e nella quale credette il Pagi (ad an. 1185, n. 12) non trovarsi altro che i due Distici, fu ricopiata con tutta diligenza da Agostino Caprini notaio l’istesso giorno che fu sotterrata; riportandola sopra un codice, che si conserva presso il sig. Canonico Bianchini, e notandovi appresso, come il nome del mese e alcuni numeri non gli avea potuti