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libro primo 31

chi. La più certa e quasi unica scorta per rintracciare l’antica estensione dei territorj, noi troviamo essere l’osservazion delle Diocesi; posciachè la civil giurisdizione a perpetue mutazioni fu sottoposta, o per guerre fra popoli e fra Principi, o per contratti, o per varj accidenti: ma non così l’Ecclesiastiche, quali persistean sempre, e con tutte le variazioni della podestà secolare religiosamente si mantenevano; ond’è che veggiam sì spesso diversi essere i confini della giurisdizion de’ Vescovi e della temporale. Or la Diocesi Veronese arriva appunto anco al bel giorno d’oggi perfino al Chiesio. Notisi inoltre come anche nel civile le due nobili castella di Desenzano e Lonato, che sono i maggior luoghi tra ’l Chiesio e ’l Mincio, furono di giurisdizion Veronese fino agli ultimi prossimi secoli, come con autentici documenti si farà vedere a suo luogo. Ecco però dimostrato evidentemente che dal Chiesio si separavano il Veronese e ’l Bresciano, e che de’ Cenomani era il Bresciano, ma non il Veronese, mentre non si entrava nel paese loro, se non col valicar detto fiume. Non vi è dunque cosa in tutta l’antichità più manifesta dell’essersi contenuti i Cenomani in quella pianura ch’è tra i monti e ’l Po, e tra ’l Chiesio e l’Adda.

Non poca difficoltà ho osservato svegliarsi in molti, nel sentire i Cenomani ristretti in un territorio solo, per raccogliersi dall’Istoria che Republica erano molto forte, e da non temer facilmente insulti, e che ad ogni occasione alcun numero di soldati avea tosto in