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libro settimo 287

sagrificare, furono rotolali sopra acuii rottami, indi minacciati col fuoco; il che riuscito per divina grazia senza lor danno, e gridando il popolo contra ili loro, quasi fossero maliardi ed incantatori, ordinò Anolino fossero tratti fuor delle mura, e percossi a morte con bastoni, si tagliasse loro la Lesta. Così fu eseguito su la riva dell’Adige il dì nove agosto. Fecesi poi Anolino portar le scritture ile’ Cristiani, e tutti gli Alti, cioè i processi de’ Martiri anteriori, che potè avere, e gli lece abbruciare, dicendo clic da quelli veniva il cader gli altri nell’istesso errore, e Yesser venerati i lor sepolcri più de’ tempj degli Dei. Forse perirono allora gli Atti di quaranta Martiri, de’ quali si è fatta un tempo memoria dal Clero Veronese, e menzion se ne vede in Autore anonimo de’ tempi ili Pipino. Aggiungesi negli Atti, che stando i corpi di Fermo e Rustico insepolti, perchè lòssero dalle bestie consumati, c facendovi la notte Ancario convertito veglia e custodia, insieme con due lor parenti venuti di Bergamo, alcuni Cristiani, che si dieean mercanti, vennero a prendergli, e involtigli nobilmente, gli posero in una barca, e via gli condussero. Segue ne’ manuscritti nostri la Storia di questi corpi, da ignoto e diverso Autore soggiunta, e si legge in essa, come fossero poi riportati a Verona, di che parleremo a suo tempo. 11 Martirologio del Fiorentini mette questi Santi in Oriente, perchè in quelle parli saranno stali allor portati, e venerati i lor corpi.

Tornando al nostro Vescovo, i dotti Padri Bollandisti su la lede di moderni Autori adducono che facesse gran viaggi in Oriente, e