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libro settimo | 279 |
di Verona pur del Grutero; il Manisnavio del Reinesio e ilei Tomasini; il Filippo Intelletto del Baronio; il Genio della Giocondità dello Spouio; il Mausoleo del Fabretli; XUstrinà del Grulero e del Fabrctti: XAnfiteatro di Flaminio, le Terme, ΓEdile della Plebe, ed altri frammenti o dal Grutero accettati, e da’ suoi correttori, o in altri volumi addotti. Tutte queste belle cose abbiain noi nel silenzio sepolte, perchè le iscrizioni, dalle quali si ricavano, stimiamo illegitime e false. Dobbiamo avvertire ancora, come di molte sincere e bellissime, ch’ora labbiam qui, non si è fatta in quest’istoria menzione, perchè non sono native nostre, ma d’altri paesi portale.
Ma quanto è falso che avanti Costantino l’accennato sistema di governo si stabilisse, altrettanto è vero che a più cose introdotte sotto di lui fu fatto strada, e in certo modo data l’idea da Diocleziano, il quale non meno dell’Italia c di Roma, che della Cristiana religione si mostrò acerbo nimico. Il divider l’amministrazione in quattro Prefetti sembra un’imitazione della division dell’Imperio fatta poco prima in due Augusti e in due Cesari. Fransi anche per Γ avanti trovati Imperadori clic si aveano eletti nel peso di tanto governo compagni e colleglli; ma 11011 mai chi avesse pazzamente smembrato e fatto in parli l’Imperio, come Diocleziano, clic prima con Massimiano il divise, poi per sò l’Egitto e quanto in Asia possedeano i Romani ritenendo, diede a Galerio Tracia, Dacia, Grecia, Pannonia cd Illirico; a Costanzo Gallic, Spagna, Germania e