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LIBRO QUINTO 161

per quello di Republica non fece avvertenza ai molti luoghi di quegl’istessi Giurisconsulti ch’ei cita, spezialmente nell’ultimo libro de’ Digesti. Callistrato tra gli altri cosi definì l’Onor Municipale generalmente: Amministrazione della Republica per via di qualche dignità (l. 14, D. ad Munic.). È manifesto adunque che niuna superiorità può dedursi di Verona sopra Brescia, perchè un Veronese fosse in Brescia Questore, nè sopra l’istessa Brescia della Valcamonica, perchè Placidio Casdiano della Tribù Quirina, Duumviro nella Republica de’ Camunni, vi fosse Prefetto dei Giudicii, come lapida Bresciana insegna (Mem. Bresc, p. 249); nè di Verona parimente sopra Vicenza, perchè altro Veronese, cioè Gavio Squillano poco avanti nominato, fosse Curator de’ Vicentini, come nell’iscrizion si vede (v. Ins. XII); nè di Trento sopra Brescia e Mantova, perchè Valerio Mariano della Tribù Papiria fosse Decurione in Trento ed in Brescia, e Curatore della Republica de’ Mantovani (Grut. 479, 6). Curatore, come insegna Arcadio giurisconsulto, (D. lib. 50, t. 3, l. 18), era il destinato alla cura del patrimonio publico. E bensì credibile che costoro di tutte le città, ove ufizio esercitarono, godessero la cittadinanza.

Edili e più altri ufizj furon parimente nelle colonie, de’ quali monumento non ci è rimaso. Si concedevano in esse ancora gli ornamenti consolari, di che presso noi smarrita lapida facea menzione; ma effigiati conservano due altre i consolari fasci. Legge del Codice Teodosiano fa fede (de Decur. I. 174) ch’ anche

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