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dell’istoria di verona | 150 |
nicipali dissero, Arena Giuvenale, Vita Marziale, e S. Agostino Gesti, cioè Atti. Però Ulpiano (D. lib. 50, t. 1, lib. 1): Municipi diciamo ora abusivamente i cittadini d’ogni città, vuol intendersi dell’Imperio. In questo modo strano parer non dovea che le colonie ancora venisser dette municipj; nè era però da pensare che le stesse città fossero insieme alle volte colonia e municipio, nè da credere che municipio fosse Verona per esser talvolta con tal vocabolo dinotata, nè per l’altro di municipe, che null’altro volea dir che paesano, onde Giovenale in riguardo a un Egizio chiamò pesci municipi quei del Nilo. In tutta la Venezia municipio strettamente preso non troviam che fosse.
Non mancherà chi si maravigli dell’aver noi molte parole spese per dimostrar che Verona non fu municipio, stante il tenersi che i municipj fossero di condizion migliore delle colonie. Ma effetto sarà questo della fatale impression comune di doversi cercare e sostenere non la verità delle cose, ma quel che paja esser più favorevole e vantaggioso. Noi all’incontro se scoperta avessimo stipendiarla la patria nostra, o prefettura, ch’erano l’infime condizioni, l’istesso studio avremmo posto in mostrarla tale, che pur ora in farla conoscer colonia e non municipio. E’ da osservar per altro, come quasi tutte le gran ’città colonie furono, e non municipj, talchè un certo uso venne d’intender per municipio città piccola: in tal senso pare dal contesto che l’usasse fra gli altri Tacito (Hist. l. 3), ove disse