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libro terzo 89

rio Gracco debellò i Cammani, quali però saranno stati motivo dell’uno dei due trionfi da lui ottenuti e menzionati da Plutarco (in Gracch.). Ma siccome Cammani è nome ignoto all’antica e moderna Geografia, così può facilmente credersi fossero i Camuni, popolo Alpino, ch’ora forma una principal parte del territorio Bresciano. Lapida conservata in Brescia scrive due volte Camunni; potrebb’egli da quel raddoppiamento arguirsi un certo vestigio di Retica, cioè d’Etrusca origine? mentre veggiamo fino in oggi i Toscani a calcar la pronunzia molto inclinati. Contra costoro convenne un’altra volta prender l’armi assai tempo dopo, come vedremo a suo luogo.

Durissima e rotonda pietra, quasi pezzo di gran colonna, si custodisce ora nel publico nostro Museo, nella quale memoria fu incisa dell’avere il proconsole Sesto Attilio Sarano per decreto del Senato stabiliti i confini, o fatto piantare il termine fra ’l territorio d’Este e quel di Vicenza, le quali città per ragion di confine doveano esser venute a contesa (v. Ins. IX). Molte volte e da molti questo prezioso monumento, e da cui più cose s’imparano, è stalo stampato, ma non ancora mai fedelmente. Sarano fu console nell’anno di Roma 618. L’anno seguente adunque, o per fiancheggiar Fulvio Flacco, cui la guerra fu commessa, che si avea nel prossimo Illirico, o, com’è più probabile, appunto per sedar questa lite, fu mandato nella Venezia; qual però appar chiaramente di nuovo, non avere avuto ordinario Preside. Si riscontra qui