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86 | dell’istoria di verona |
vincie, e ricordò Presidi posteriori di più secoli all’antica destinazione che si faceva a’ Consoli delle provincie. Volle emendarlo il Gottofredo (ad C.Th. l. 2 de int. rest.), ma quivi anch’egli poco vide, altro significato non avendo conosciuto nel nome di provincia, che quel di regione, quando in que’ passi non amministrazion di regione, ma di faccenda intendevasi, alla quale si dava la denominazione dal luogo dove per tale impresa o negozio il Console dovea portarsi. Or per qualunque motivo si portasse in alcuna parte il Romano Magistrato con imperio, cioè con militar comando, comandava allora in quella regione assolutamente, e disponeva anche di quelle cose che dipendevano per altro da Roma. Nella Cisalpina fu mandato l’anno 536 il pretore Lucio Manlio con armata; e due anni appresso Postumio Albino, che vi fu ucciso in battaglia da’ Galli. Così più altre volte restò decretata questa provincia or con nome d’Italia, or di Gallia, come in Livio può vedersi, ma appunto come l’Etruria ed altre interiori parti d’Italia per ispezial motivo. Anzi le continue insurrezioni de’ Galli fecero che questo fosse il campo dove più spesso, che in altra parte, avvenisse massimamente a’ Consoli d’adoperarsi. E notabile, come nè pure in questo tempo veggonsi mai nella Venezia sollevazioni contra Romani, i quali molta briga ebbero bensì dagl’Istri; onde nel 576 vi operarono ambedue i Consoli, che ritirarono poi le legioni a svernare in Aquileia.
L’anno susseguente in due Provincie divisa (Liv. lib. 41) fu da’ Consoli sortita la Gallia;