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84 | dell’istoria di verona |
quando in Bisanzio, città poco avanti fatta libera, esercitò giurisdizione. Riconosceremo tal verità di nuovo nel prossimo libro. Ma finalmente apparisce da quanto si è detto, come in Italia furon libere le città tutte, ond’è che niuna città Italiana si dà come alquante Greche ne’ monumenti tal titolo, siccome cosa che dentro l’Alpi era generalmente comune. Altro privilegio era proprio della libertà, di cui caderà altrove menzione. E questo è il modo con cui credettero i Romani onesto essere, ed al loro interesse ed alla lor sicurezza proficuo, di secondar la natura, distinguendo gl’Italiani dall’altre genti, e facendo di tutta l’Italia una Republica sola.
Benchè questi paesi non fossero in condizion di provincia, molti non pertanto furono i personaggi che fin da’ primi tempi con imperio, come allor si parlava, ci vennero; poichè due sorti di provincie assegnavano i Romani; ordinarie, come Sicilia, Sardegna e le Spagne, dove si mandava Pretore annualmente; e straordinarie per occasion di guerre, o di tumulti, o d’affari; nel qual modo potea per accidente qualunque parte diventar provincia. Molti equivoci ha prodotti anche questo nome. Provincia latinamente volea dire impiego, negozio, impresa, e con tal nome si assegnava a’ Consoli l’incombenza del lor anno. Non bisogna però credere che fosse ridotta l’Italia in provincia, quando si legge in Tito Livio che toccò ad alcun Console la provincia Italia, perchè ciò volea dire la guerra, o gli affari che correano in Italia allora; come si vede espres-