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po che fu assocciata, anche da essa infinito beneficio ne ricevettero. Tacito queste parole riferisce proferite dall’Imperator Claudio in Senato: Quando furono ricevuti a Cittadinanza i Traspadani, allora fu stabile la quiete interna, ed allora fu che contro gli esterni fiorimmo. Affermò Tullio la Gallia Cisalpina tutta essere il fior dell’Italia, ed essere l’ornamento, ed il sostegno dell’Impero, e del Popolo Romano. Quinci veramente ben si può raccogliere, come l’idea di Roma d’ampliar se stessa colla comunicazion di se stessa, fu il maggior segreto, che la Politica inventasse mai. Ecco in virtù di questo quella Gallia, che per tante età fu il terrore, ed il pericolo del Popolo Romano, divenuta l’ornamento suo, ed il suo sostegno. Ben però disse altrove l’istesso Cicerone: Quello che principalmente fondò l’Impero nostro, ed il nome del Popolo Romano amplificò, fu senza dubbio alcuno l’avere il Fondator primo di questa Città Romolo, insegnato nell’accordo co’ Sabini, doversi questa Città accrescere col riceversi dentro anche i nemici; per la cui autorità ed esempio non si è intermesso mai da’ nostri maggiori di comunicare, e di donare la Cittadinanza. Di questi ed altri simili passi posson vedersi le istesse parole