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contenti esagerano, ma io ho toccato lo scapito, che ha la Nobiltà di questo Stato in paragone di quella degli altri, solamente per far conoscere, come tanto più si rende necessario il cercar di lusingarla, e di compensarle in qualche modo tal pregiudizio per averla benevola, e ben animata; ed ho toccato ancora i lamenti da qualche disordine prodotti, perchè se ne ritragga non solo indifferenza, ma qualche alienazione potersi temer nello Stato. Or come dunque farlo passare in un subito a disposizione diversa? Come farlo diventare tanto appassionato, che sii pronto ognuno a sagrificar tutto per la nostra difesa? Così gran cambiamento non è punto impossibile, e possiamo fare con pochissima spesa sì grande acquisto.

Bisogna prima intender bene l’uomo, e conoscer qual è l’organo, che infallibilmente lo muove, e che prevale a tutt’altro. Questo altro non è, che l’utile, e l’interesse. Niuno opera mai con pieno vigore, niuno supera le maggiori passioni, niuno sopporta di veder perir le sostanze, o incontra con vera costanza i mortali pericoli della vita, se non agisce, e se non crede di agire per se stesso, per beneficio proprio, e per affar suo. Ippocrate, che tanto studio aveva fatto su la natura, scrisse: