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ne, che per ben dell’Europa a prima occasione degli Stati della Chiesa, e della Repubblica di Venezia in Italia si faranno. Trovano di ciò ragioni, convenienze, titoli, e fondamenti mirabili. Lo Stato Veneto, se ne stiamo a loro, appartiene chiaramente ed indubitatamente all’Impero, che chiamano Romano Germanico. Cotali sentimenti fanno intendere a buona volontà, e l’amorevole disposizione, che regna negli Oltramontani verso l’Italia, e verso questa Repubblica. Non si sarebbe forse senza pericoli, e senz’affanni, se in qualche rivoluzione dell’Europa, ed in pericolosi, e difficili contrasti qualche moderno Politico intavolasse d’accomodar tutto, coll’usurpare, e dividere le Città Venete della Terra-Ferma.

Nella presente positura delle cose molto è da ponderare ancora l’imminente estinzione della Casa d’Austria. Due gran considerazioni cadono su questo caso. L’una che pare poter difficilmente la prudenza umana stabilir le cose in guisa, che aspre guerre non siano per seguirne, e sconvolgimento forse non dissimile da quel che nacque per l’estinzione della linea di Spagna; molte essendo le pretese di varj Principi, e più disegni covando in alcune Corti riserbati a quella congiuntura; ed essendo la Francia per prendere allora quel