Pagina:Maffei - Consiglio politico finora inedito presentato al governo veneto, 1797.pdf/34


bitrare degli altrui Stati, e di far cambiare l’antica condizione a’ Principi.

Lo specioso pretesto dell’equilibrio tra le Case d’Austria, e di Francia cominciò a far credere, che a tal riguardo ogni Legge dovesse cedere, e che da esso nascesse la più forte giurisdizione assoluta sopra la roba altrui. Si principiò nella tenera età di Carlo II. per la sua fragile, e debole costituzione, che lo faceva credere di brevissima durata, a progettare un’arbitraria divisione della sua Monarchia. Il trattato si fece in Parigi tra quel Ministro e le due Potenze marittime; ma fu occultissimo, ed ai pubblicatori degli Atti politici rimase ignoto. Nel 1698 vivo e sano essendo il Re fu pubblicata un’altra reale divisione di tutti i suoi Stati. Seguì appresso il Testamento di Carlo II., e la gran guerra, e lo sconvolgimento d’Europa. In tutte le disposizioni che di là e di qua furon fatte dei gius, e del consenso de’ Paesi, e delle Genti, non si prese mai cura alcuna, nè fu considerato mai, che i popoli non sono armenti, e che la traslazion di Dominio sopra di essi non deve andar del pari con quello delle cose inanimate; anzi che secondo i principj della Giurisprudenza non solo, ma della natura, mancando la schiatta