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che non si trapassi; nè banchi, nè secche, o distorti canali, per cui non si transiti. Abbiamo più volte veduto Navigli Inglesi venir nel nostro Porto francamente da sè senza guida, e senza Peota. La Francia che avanti Luigi XIV. non aveva forze Navali, e non conosceva il Mare, per valor di un Ministro in poco tempo si rese forte a segno da tener fronte agli Olandesi, e a qualunque altra Potenza. Al presente il suo ordine di marina merita di essere imitato da qualunque Principe, singolarmente per tenervisi in rolo una quantità grandissima di Marinaj, che in tempo di pace non costano niente al Re, e in occasione di guerra si rendono prontamente al servizio. Ma quello, che più rileva per noi si è, che i Turchi ancora sono fatti terribili in mare. Non ebbero essi per gran tempo, come non l’hanno gli altri Barbari, l’arte di costruire, e di maneggiare Navi grandi all’uso di Europa. Non l’avrebbero neppur ora, se i Francesi, e gl’Inglesi non l’avessero loro insegnata. Vent’anni con somma gloria si contrastò per Candia, e si bilanciò la Veneta con tutta la Potenza Turchesca; ma ciò perchè i Turchi non avevano armata di mare, che potesse competere con la nostra, e non avevan legni, che tenessero fronte a’ nostri.