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zio di tanti anni anche il Capitale. Questo Monarca non è più ristretto nelle vecchie Provincie, ma possiede di più il Tirolo per l’estinzione della linea degli Arciduchi; tutto il Regno d’Ungheria con gran parte della Servia, della Transilvania, e della Valacchia, e co’ due grandi, e lontanissimi antemurali di Temiswar, e Belgrado; laddove nel 1683 il Turco principiò la guerra con assediar Vienna. È Signore de’ Paesi-Bassi, cioè del Brabante, Fiandra, Namur, e Ducato di Lucemburgo. Nell’Agosto dell’anno corrente 1736 ha domandato ed ottenuto subito quattrocento mila Fiorini di estraordinario dalla Città di Brusseles, il che può servir per saggio di que’ paesi. In Italia il danno della passata guerra gli è stato compensato dalla pace. Ei tiene lo Stato di Milano, il Ducato di Mantova, e quello di Parma, che tutti insieme formano una miniera d’oro, ed è fatto inoltre Sovrano, ed arbitro della Toscana.

Il Duca di Savoja ora Re di Sardegna ha parimenti raddoppiato, perch’è venuto a sedici milioni di lire Piemontesi di rendita, che fanno un milione di Doppie di Spagna, raccolte, e distribuite son somma regola prescritta da Vittorio Amadeo, quasi unico tra Principi d’Europa in non aver fatto mai debiti. Si com-