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I

Ci sono pervenuti due manoscritti autografi della Merope: l’uno dei quali è ora nella Biblioteca Comunale di Verona, l’altro nella Marciana di Venezia, segn. Ital., IX, n. 116.

Il ms. veronese riporta il testo, quale fu recitato primamente sulle scene di Modena il 12 giugno 17131 e tosto dato alle stampe, prima in quella stessa cittá presso il Capponi e poi due volte a Venezia presso il Tommasini (1714), ma accoglie anche molte delle correzioni che il poeta vi apportò via via e che apparvero nelle edizioni successive. Non cosí il ms. della Marciana. Ma in complesso questi due autografi, al pari di quelli d’altre opere del Maffei, che numerosi si posseggono, servono soltanto a fissare la pronunzia e la grafia preferite dal nostro poeta. Per il testo, assoggettato a continui mutamenti, vai meglio ricorrere a speciali edizioni del tempo, che giá i contemporanei provvidero a raffrontare criticamente, per la grande fortuna di cui godette la tragedia maffeiana in tutto il secolo2. E dovendosi qui pubblicare

  1. Cfr. G. Biadego, Una prima rappresentazione, nel vol. Da libri e manoscritti (spigolature), (Verona, Münster, 1883), pp. 3-19.
  2. Vedi La Merope, tragedia del signor marchese Scipione Maffei, giusta la prima edizione di Modena del 1713 e quella di Venezia del 1747, con le varie lezioni tratte dalle due ultime edizioni di Verona, e con alcune operette nelle quali si critica, si difende e si illustra, compilate e raccolte da V. Cavallucci (Livorno, Santini, 1763). Per una lettera supplementare del Cavallucci cfr. il volume di Studi storici e letterari edito nel 1901 dal R. Liceo «A. Mariotti» di Perugia, a p. 141. E inoltre son da consultare: la Rassegna di studi maffeiani di B. Cotronei nel Giornale storico della letteratura italiana, a. XI, vol. 22, p. 236; E. Bouvy, La «Mèrope» de Maffei en Franse et la «Mèrope» de Voltaire en Italie (notes bibliographiques), in Bullettin italien, t. II, 1902, p. 72; T. Copelli, Il teatro di Scipione Maffei (Parma, Battei, 1907). Per i rapporti fra il Voltaire e il Maffei, a proposito della Merope, cfr. C. Garibotto, Voltaire e Scipione Maffei «La Rassegna», a. XXXIV, n. 4-5.