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360 dell’iliade di omero


corsiere molto, quasi augei veloci;
890Eumelo le guidava, affatto uguali
d’etá, di pelo e di misura. Apollo
da l’arco argenteo le allevò in Pieria,
femmine marzial terror portanti.
Ma fra’ soldati il Telamonio Aiace
895primo era, finché Achille nel suo sdegno
si rimanea, sopra tutt’altri forte;
e tra’ cavai quei che portar Pelide.
Ma egli a le rostrate ondivaganti
navi restava col suo sdegno in petto
900verso il rettor de’ popoli supremo
Agamennone Atride. 1 suoi fra tanto
soldati presso il mar prendean diletto
co’ dischi e con lanciar dardi e saette.
I destrieri, ciascun presso i suoi cocchi,
905apio palustre masticando e loto
si stavan. Ben coperti ne le tende
teneansi i cocchi de’ signor; ma essi
del lor duce bramosi a Marte caro
eran qua e lá vaganti, né a battaglia
910pensavano. Fra tanto ivano i greci
e parea che la terra intorno ardesse;
mugiva il suol, quale allorché da Giove
irato fulminante vien percosso
a Tiféo intorno ne l’Arime eccelse,
915ove dicon sua stanza aver Tiféo:
cosi sotto il lor pie genica la terra
marciando, e in un balen varearo il campo.
     Nunzia da Giove con trista novella
Iride piédivento a’ troian venne.
920Essi di Priamo a le porte raccolti
giovani e vecchi arringavano. Appresso
si fece Iri veloce e a parlar prese,
simile ne la voce al buon Polite
di Priamo figlio, che ne’ pié affidato